Oh, finalmente ce l’ho fatta a farmi un bel giretto in montagna, era da una vita che volevo starmene all’aria fresca, con gli uccellini tra gli alberi a cinguettare e la pace. Abito in città, odio il rumore che emette e quando posso scappo.
Ho chiamato un amico e gli ho chiesto se gli andava di andarci a fare una passeggiata tra i boschi, visto che il tempo era bello, fino al rifugio. Ha accettato appena ho detto rifugio perché sa che quella parola significa mangiare le cose più buone del mondo; che poi non ho mai capito se le cose al rifugio sono più buone perché sono speciali dal punto di vista della qualità, o perché camminare e respirare l’aria di montagna favorisce l’appetito!
Ci siamo girati, con calma, il sentiero principale, con tanto di cartina alla mano. È il più lungo, ma siamo due totali inesperti, menomale che c’erano fonti d’acqua naturali e persino una cannella d’acqua potabile, altrimenti saremmo anche morti di sete. Ci siamo portati una bottiglia di Coca Cola e una bottiglia d’acqua, ignorando il fatto che camminare così a lungo fa venire molta sete.
Dopo i primi 500 metri avevamo già finito l’acqua e nessuno dei due aveva il coraggio di iniziare a bere Coca Cola come se non ci fosse un domani. Ma, o così o la morte, ce la siamo finita nel giro di poco, arrivando con la lingua penzolante alla sorgente d’acqua di bosco: acqua gelata, bellissima e buonissima, mai bevuta un’acqua così buona!
Nel percorso abbiamo trovato anche un po’ di persone, tutte dirette o provenienti dal rifugio, che come da tradizione montanara ci hanno salutato. Per questo mi piace la montagna, tutti diventano più gentili, qui in città neanche ti rispondono se gli dai il buongiorno!